Caldaie a biomassa: quale incentivo è più performante? Detrazioni Fiscali dell’Ecobonus, Conto Termico 2.0 o Certificati Bianchi (TEE)?

Le caldaie a biomassa sono oggetto di molteplici incentivi tra i quali:

  1. Detrazioni fiscali “Ecobonus” pari al 50% della spesa sostenuta da spalmare in 10 anni o da attualizzare mediante lo Sconto in Fattura (articolo 10 del dl 34/2019).
  2. Conto Termico 2.0 mediante il quale si ottiene un contributo in conto capitale pari ad un massimo del 65% della spesa sostenuta, generalmente erogato in 2 o 5 anni, che è possibile attualizzare mediante il Mandato irrevocabile all’incasso (cessione del credito).
  3. Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica che sono titoli negoziabili(da società ESCO certificate UNI 11352 come la Enesco srl) che certificano i risparmi energetici conseguiti negli usi finali di energia, realizzando specifici interventi di efficientamento tra i quali appunto impianti con caldaie a biomassa.

Il 1° tipo di incentivo viene utilizzato generalmente per interventi di piccole dimensioni, realizzati da persone fisiche o giuridiche, non soltanto come sostituzione parziale/totale di generatori di calore esistenti ma anche nel caso di nuove installazioni in edifici esistenti ed accatastati. Si può decidere se detrarre la spesa in 10 anni dalle proprie tasse sul reddito da pagare, oppure se optare per lo “sconto in fattura” da cedere all’azienda che ha realizzato l’intervento.

Il Conto Termico 2.0, valido per impianti con generatori di calore post operam aventi potenze ≤ 2.000 kWt, viene utilizzato nel caso di sostituzione di generatori di calore (alimentati a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio), in impianti con costi elevati e con una produzione di energia annua non molto elevata, quindi con un n° di ore annue di funzionamento relativamente basso (a differenza dei Certificati Bianchi). E’ possibile usufruirne per la climatizzazione invernale di edifici o per il riscaldamento delle serre, ma non per i processi produttivi all’interno degli stabilimenti industriali. Si può decidere se aspettare l’accredito dell’incentivo per le annualità stabilite dal decreto oppure se “scontarlo” immediatamente in fase contrattuale tramite il mandato irrevocabile all’incasso all’azienda che ha realizzato l’intervento.

I Certificati Bianchi vengono invece utilizzati per impianti di medio grandi dimensioni (ad esempio 100 ≤Pt (kW) ≤ 10.000) con un consumo annuo di energia elevato, generando un risparmio minimo annuo pari a 10 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio). L’incentivo può essere richiesto sia nel caso di nuova installazione (durata 10 anni) che nel caso di sostituzione (durata 7 anni); in quest’ultimo caso, a differenza del Conto Termico, non è richiesta la sostituzione di una particolare tipologia di generatore di calore, ma l’incentivo è massimizzato in caso di sostituzione di generatori funzionanti con combustibili da fonte fossile (esempio: caldaie a gas, gasolio, olio BTZ, ecc…..). L’intervento può riguardare la climatizzazione invernale di edifici, il riscaldamento delle serre o la produzione di calore per l’utilizzo in processi industriali.

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