DIRETTIVA UE: DIECI ANNI PER ADEGUARSI A “CASE GREEN”
Il prossimo 9 febbraio potrebbe essere approvata in Commissione energia la Direttiva UE “Case Green” per la ristrutturazione delle abitazioni che obbligherà tutti gli immobili dei 27 Stati membri all’adeguamento in classe energetica E entro il 1° gennaio 2030. Un ulteriore adeguamento sarebbe previsto per il 2033 con il passaggio obbligatorio in classe energetica D.
La direttiva rientra nel pacchetto FIT FOR 55 promulgato dall’Unione Europea per la lotta al cambiamento climatico. “Case Green” è finalizzata a ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 e giungere, tra il 2040 e il 2050, all’obiettivo emissioni zero. Presumibilmente il testo definitivo della direttiva verrà pubblicato entro la metà di marzo.
Gli edifici sono la causa di oltre un terzo delle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue e circa il 75 % degli stessi risulta inefficiente dal punto di vista energetico. Per adeguarsi alle nuove disposizioni sarà quindi necessario correre ai ripari con interventi di ristrutturazione mirati come: cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuova caldaia a condensazione.
La classificazione energetica degli immobili è una valutazione che consente di comprendere quali sono i consumi energetici degli edifici e si avvale di indicatori che vanno da A4 (il più alto in termini di efficienza) a G (il meno performante). Attualmente in Italia la maggior parte degli immobili presenti sul territorio appartiene alla classe E(edifici per lo più costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’90) e nei prossimi 10 anni si renderà quindi necessario effettuare interventi di ristrutturazione per adeguarli alla classe superiore con una riduzione dei consumi energetici di almeno il 25%. L’allineamento sarà richiesto a tutti gli edifici residenziali, unici esclusi: edifici dei centri storici vincolati dai Beni Culturali e quelli che a causa dei lavori potrebbero subire una diminuzione del valore architettonico, le seconde case e i fabbricati indipendenti con una superficie fino a 50 mq.
Per coloro che non si adegueranno il rischio è quello di incorrere in sanzioni che saranno stabilite dagli Stati membri oltre che una riduzione automatica del valore dell’immobile.
Si tratta sicuramente di una rivoluzione nel mercato immobiliare, e come per i grandi cambiamenti creerà preoccupazione è difficoltà a tutti quei proprietari con un reddito medio basso, ma ovviamente va fatto! Sono però state spese male le risorse per esempio del max bonus! In Italia 🇮🇹 abbiamo così le case che cadono a pezzi durante i terremoti le quali continueranno a sgretolarsi scossa dopo scossa, mentre altre case meno “popolari” che continueranno a salire di classe energetica! Bisognerebbe intanto finanziare anche le pratiche e le progettazioni per mettere apposto le abitazioni catastalmente e urbanisticamente.