Il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico ha emanato il decreto di approvazione delle Regole Applicative del DM del 15 settembre 2022 per l’accesso agli incentivi sull’immissione del biometano nella rete del gas naturale.

La misura, che rientra tra le azioni previste per lo “Sviluppo del Biometano secondo criteri per promuovere l’economia circolare”, prevede un investimento di oltre 1,7 miliardi di euro per arrivare a raggiungere una capacità produttiva di almeno 0,6 miliardi di m3 entro la fine del 2023 e di 2,3 miliardi di m3entro il 30 giugno 2026. Gli obiettivi che si pone sono principalmente due:

  • riconversione e miglioramento dell’efficienza degli impianti di biogas agricoli esistenti verso la produzione (parziale o totale) di biometano;
  • supportare la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano.

L’incentivo è composto da: un contributo in conto capitale fino al 40% della spesa totale e un contributo in conto energia con tariffa agevolata applicata alla produzione netta di biometano per 15 anni.

Il Soggetto Attuatore Delegato è il Gestore dei Servizi Economici che si occuperà sia delle istruttorie tecniche che delle attività gestionali funzionali all’assegnazione degli incentivi. Le domande per l’accesso al primo bando potranno essere presentate, esclusivamente tramite portale informatico del GSE, a partire dalle ore 12 del 30 gennaio fino alle ore 12 del 31 marzo 2023. Ciascuna domanda dovrà soddisfare dei requisiti sia soggettivi, legati a colui che richiede gli incentivi, che oggettivi riferiti all’intervento che prevede la realizzazione dell’impianto. Il rispetto di tali requisiti sarà sottoposto a verifica da parte del GSE.

Il Biometano è una fonte energetica rinnovabile e programmabile che permette di rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni del settore agricolo sfruttando le reti gas esistenti. È una fonte rinnovabile perché prodotta da biomasse di origine agricola e sostenibile perché è CO2 neutro. Il suo utilizzo è molto flessibile e può essere applicato in molti ambiti: settore industriale, residenziale, terziario, agricoltura e anche in quello dei trasporti.

Le tipologie di impianti previste e incentivabili dal DM sono:

  • IMPIANTI AGRICOLI che producono biometano da raffinazione di biogas utilizzando materie provenienti da attività agricole, forestali, di allevamento, alimentare e agroindustriale non costituenti rifiuto (questo vale sia in caso di riconversione di impianti esistenti che per quelli di nuova costruzione)
  • IMPIANTI A RIFIUTI ORGANICI di nuova costruzione che producono biometano da raffinazione di biogas alimentato da FORSU (frazione organica dei rifiuti solido urbani). Non è ammessa la riconversione di impianti alimentati a rifiuti organici.

L’impulso alla produzione di biometano – afferma il Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico Gilberto Picchetto – va nella direzione di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’economia, contribuendo alla nostra sicurezza energetica anche con una produzione nazionale rinnovabile, legata alla forte vocazione agricola di una parte consistente del nostro territorio”.

Decreto sul sito Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico clicca qui